Oggi in Italia, il settore produttivo, della ricerca ed innovazione e della cultura, necessitano più che mai di interventi finalizzati a rilanciare la competitività delle imprese italiane e promuovere la crescita del Paese; a tal proposito, il legislatore tributario ha previsto, nel corso degli ultimi anni, una serie di misure di agevolazione fiscale, tra cui il credito d’imposta.
In linea generale, si definisce credito d’imposta il credito che un soggetto matura nei confronti dell’erario dello Stato e che riduce l’ammontare di debiti e imposte dovute oppure, quando ammesso, ne permette il rimborso in sede di dichiarazione dei redditi. Questa misura di agevolazione fiscale viene oggi utilizzata per incoraggiare i progetti di ricerca, favorire gli investimenti in zone difficili come il Mezzogiorno o le aree colpite da sismi, sostenere il made in Italy all’estero ed incrementare la competitività delle imprese.
Possono accedere al credito d’imposta tutte le aziende senza distinzioni di forma giuridica o settore di appartenenza, ottenendo una serie di sgravi proporzionali ad una serie di spese potenzialmente sostenute come l’assunzione di nuovo personale, la formazione, l’avvio di processi di internazionalizzazione oppure l’acquisto di impianti, attrezzature, macchinari e beni immateriali.
Il credito d’imposta rappresenta quindi una grande opportunità di crescita per le aziende che possono, in questo modo, effettuare investimenti nel proprio sviluppo strategico e di mercato.
Il Patent Box è un regime opzionale di tassazione per i redditi d’impresa che prevede una maggiorazione del 110% delle spese sostenute per lo sviluppo, l’accrescimento, il mantenimento, la protezione e lo sfruttamento di determinati beni immateriali.
Il Patent box è una misura fiscale finalizzata ad incoraggiare le imprese negli investimenti nelle attività di R&S che portano ad incrementare il capitale intangibile dell’azienda (brevetti, design, software, modelli d’utilità).
Non esiste una struttura unica per un modello di compliance fiscale, in quanto il tutto deve essere adattato alla specificità ed alla complessità dell’organizzazione, tuttavia ci sono elementi chiave e principi fondamentali che ogni TCF dovrebbe includere.
Il regime di adempimento collaborativo consente ad un’impresa di instaurare un dialogo preventivo con l’amministrazione finanziaria e pervenire ad una valutazione congiunta delle attività a maggior rischio di reato, prima dell’invio delle pertinenti dichiarazioni fiscali. Il Decreto Crescita ha aperto le porte dell’adempimento collaborativo anche alle PMI.
Con il presente elaborato si vuole introdurre lo studio di uno strumento molto utile ai fini di una corretta gestione dei crediti d’imposta e dei correlati rischi fiscali, ovvero il Tax Control Framework.
Con questo articolo, si chiude l’analisi dei 5 requisiti del Manuale di Frascati al fine di condividere alcuni spunti pratici per catalogare adeguatamente un progetto R&S; si va ad analizzare l’ultimo dei requisiti ovvero quello della trasferibilità.
Anche questa settimana continuano di approfondimenti per condividere alcuni spunti pratici per catalogare adeguatamente un progetto R&S rispetto ai 5 requisiti del Manuale di Frascati. In questo articolo si affronta il criterio della sistematicità.
In questo nuovo articolo, continuando gli approfondimenti rispetto ai 5 requisiti del Manuale di Frascati, si parlerà del criterio dell’incertezza.
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