Credito d'Imposta Fiere Internazionali:
contenuto, sviluppi recenti e problematiche applicative
Il credito d’imposta per fiere internazionali è stato introdotto con l’articolo 49 del D.L. 34/2019 ed è finalizzato a sostenere il processo di internazionalizzazione delle imprese italiane attraverso un’agevolazione fiscale a supporto di determinate spese connesse alle fiere di settore a valenza internazionale ed organizzate sia in Italia e sia all’estero.
La misura in esame tuttavia non è mai diventata operativa a causa della mancata emanazione del decreto attuativo da parte del Mise che avrebbe dovuto adottarlo entro il 30.06.2019. A fronte dell’assenza di una serie di disposizioni attuative, rimangono pertanto insoluti molti aspetti tra cui le procedure per la presentazione dell’istanza, l’elenco delle manifestazioni fieristiche per cui è usufruibile il credito d’imposta, le procedure di recupero nei casi di utilizzo illegittimo del beneficio fiscale.
Per quanto riguarda i soggetti beneficiari, la misura è rivolta alle Pmi [1], mentre l’ammontare del beneficio fiscale è pari al 30% delle spese sostenute e fino ad un massimo di 60.000 euro.Per quanto concerne l’ambito di applicazione, il beneficio fiscale si applica alle spese indicate dall’articolo 49 comma 2 del D.L. 34/2019, sostenute nell’ambito delle manifestazioni fieristiche internazionali di settore che si svolgono in Italia o all’estero e riguardanti l’affitto e allestimento degli spazi espositivi e le attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione, connesse alla partecipazione. L’esatta individuazione delle tipologie di costi ammessi al beneficio, nell’ambito delle spese sopracitate, è demandata sempre al decreto attuativo del Mise non ancora adottato.
In merito alle modalità di fruizione, il bonus è ripartito in tre quote annuali di pari importo ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante modello F24. Per poter accedere al credito d’imposta, occorrerà presentare telematicamente un’istanza e sarà rilevante l’ordine cronologico di presentazione delle relative domande. Qualora l’Agenzia delle Entrate accerti, nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo, l’eventuale indebita fruizione, totale o parziale, del credito d’imposta, la stessa ne darà comunicazione al Ministero dello sviluppo economico che provvederà al recupero del relativo importo, maggiorato di interessi e sanzioni secondo legge.
A seguito dell’emergenza coronavirus e del conseguente blocco dei vari eventi fieristici internazionali, la misura in esame ha subito per il 2020 una necessaria revisione. In particolare, la L.n. 40 del 5 giugno 2020 [2] ha introdotto il nuovo articolo 12 bis che estende la possibilità, per l’anno 2020, di usufruire del credito anche in riferimento alla mancata partecipazione a fiere e manifestazioni all’estero; nel dettaglio l’articolo in esame prevede che “Il credito d’imposta di cui all’articolo 49 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, spetta, per l’anno 2020, anche per le spese sostenute dalle imprese per la partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali all’estero che siano state disdette in ragione dell’emergenza legata alla situazione epidemiologica in atto”.
Altre importanti novità sono quelle introdotte con l’articolo 46 bis della L.n.77 del 17 luglio 2020 [3].
In particolare, la misura in esame viene incrementa di 30 milioni di euro per l’anno 2020 e viene ampliata la platea dei potenziali beneficiari; le somme aggiuntive stanziate sono infatti destinate alle aziende diverse dalle piccole e medie imprese e agli operatori del settore fieristico, al fine di fronteggiare i danni derivanti dall’annullamento o dalla mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali in Italia.
Al netto di tali novità legislative, permane tuttavia il paradosso della inaccessibilità dell’agevolazione a causa della mancata emanazione, ad oggi, del citato primo decreto attuativo del Ministro dello sviluppo economico che avrebbe già dovuto adottarlo per il 30 giugno 2019 di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.