IL NUOVO PATENT BOX
Con la Legge 146 del 21 ottobre 2021 il Consiglio dei Ministri ha revisionato la materia del Patent Box.
Il Patent Box consiste in un regime opzionale di tassazione per i redditi d’impresa derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili. Il regime ha l’obiettivo di incentivare il mantenimento dei beni immateriali in Italia e favorire l’investimento in attività di ricerca e sviluppo.
Il vecchio Patent Box (Decreto 28 novembre 2017) prevedeva l’esclusione dalla base imponibile del 50% dei redditi derivanti dall’utilizzo di software protetti da copyright, brevetti industriali, etc. Nel nuovo regime, di durata di cinque periodi d’imposta ed irrevocabile e rinnovabile, le imprese godono di una maggiorazione del 90% dei costi per le attività di ricerca e sviluppo riguardanti i beni immateriali; inoltre, prevede l’estensione ai marchi, esclusi dall’agevolazione passata. La misura è applicata a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, ovvero il 21 ottobre 2021. In aggiunta, le attività di R&S potranno essere anche svolte con altre società e con università, enti di ricerca e organismi equiparati.
I soggetti che hanno optato per il precedente sistema in data antecedente a quella di entrata in vigore della nuova disciplina possono scegliere di aderire al nuovo regime agevolativo inviando un’apposita comunicazione. I soggetti che scelgono di optare per la nuova deduzione maggiorata non potranno tuttavia usufruire, per tutta la durata del sistema agevolativo (quindi cinque periodi di imposta) del credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo previsto ai commi da 198 a 206 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160.
Le modalità di esercizio dell’opzione per il nuovo regime e le caratteristiche della documentazione a supporto della fruizione del beneficio fiscale saranno stabilite dall’Agenzia delle entrate. Inoltre, è prevista l’emanazione di un decreto di attuazione da parte del Mi.Se.