Nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2020 è stata pubblicata la Legge di Bilancio 2021 (legge n. 178 del 30 dicembre 2020); il provvedimento è composto da 20 articoli, ma la norma principale è contenuta nell’articolo 1, costituito  da 1150 commi.
In particolare, i commi da 1051 a 1067 prorogano e rafforzano i crediti di imposta del Piano Nazionale Transizione 4.0.
Di seguito, il dettaglio.

• CREDITO D’IMPOSTA PER GLI INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI

• Il beneficio viene riconosciuto a tutte le imprese ovvero esercenti arti e professioni che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di un acconto in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. Rimangono sempre agevolabili gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa, ed in particolare:
  Beni materiali ordinari e immateriali ordinari
  • Credito d’imposta del 10% per acquisti effettuati a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021, ovvero entro il 30 giugno 2022 (a condizione che entro il 31 dicembre 2021 sia avvenuto il pagamento di un acconto almeno del 20% del costo di acquisizione). Il credito aumenta al 15% per beni materiali e immateriali funzionali allo smart working. Il tetto di spesa è pari a 2 milioni di euro per beni materiali e 1 milione di euro per beni immateriali.
  • Credito d’imposta del 6%  per acquisti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023 (a condizione che entro a condizione che entro il 31 dicembre 2022 i il sia avvenuto il pagamento di un acconto del 20% del costo di acquisizione). Tetto di spesa pari a 2 milioni di euro per beni materiali e 1 milione di euro per beni immateriali.

  Beni materiali 4.0

  • Credito d’imposta del 50% (su investimenti fino a 2,5 milioni di euro), 30% (oltre 2,5mln e fino a 10 mln), 10% (oltre i 10 mln e fino a 20 mln) per acquisti effettuati dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021, ovvero entro il 30 giugno 2022 (a condizione che entro il 31 dicembre 2021 sia avvenuto il pagamento di un acconto del 20% del costo di acquisizione).
  • Credito d’imposta del 40% (su investimenti fino a 2,5 milioni di euro), 20% (oltre 2,5mln e fino a 10 mln), 10% (oltre i 10 mln e fino a 20 mln) per acquisti effettuati dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023 (a condizione che entro a condizione che entro il 31 dicembre 2022 sia avvenuto il pagamento di un acconto del 20% del costo di acquisizione).

  Beni immateriali 4.0

  • Credito d’imposta del 20% per acquisti effettuati dal dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023 (a condizione che entro il 31 dicembre 2022 sia avvenuto il pagamento di un acconto almeno pari al 20% del costo di acquisizione). Il tetto di spesa è pari a 1 milione di euro.

• CREDITO D’IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN R&S, TRANSIZIONE ECOLOGICA, INNOVAZIONE TECNOLOGICA 4.0 E ALTRE ATTIVITÀ INNOVATIVE

• Il rinnovato e potenziato beneficio fiscale viene ad applicarsi a partire dal periodo d’imposta 1 gennaio 2020 – 31 dicembre 2020 e fino al periodo  1 gennaio 2022 – 31 dicembre 2022.Il credito spetta nelle seguenti misure:
  • Credito d’imposta del 20% nel limite massimo di 4 milioni di euro per la Ricerca & sviluppo
  • Credito d’imposta del 10% nel limite massimo di 2 milioni di euro per l’innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati
  • Credito d’imposta del 15% nel limite massimo di 2 milioni di euro per l‘innovazione tecnologica tesa al raggiungimento di obiettivi di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.
  • Credito d’imposta del 10% nel limite massimo di 2 milioni di euro per il design e ideazione estetica.
  • Ricerca & Sviluppo potenziata nel Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) di cui all’art. 244 del decreto Rilancio (commi 185-187):
    • 25 % per le grandi imprese
    • 35% per le medie imprese
    • 45% per le piccole imprese

• CREDITO D’IMPOSTA FORMAZIONE 4.0

• Il beneficio fiscale viene confermato ed ampliato, per il periodo in corso al 31 dicembre 2020 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2023, con l’ammissibilità delle seguenti spese:
  • spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
  • costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione. Sono escluse le spese di alloggio, ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità;
  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
  • le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.

Per il resto vengono confermate le medesime aliquote che si ricorda essere:

• Piccole imprese: 50%  nel limite massimo annuale di 300.000 euro;
• Medie imprese: 40% nel limite massimo annuale di 250.000 euro;
• Grandi imprese: 30%  nel limite massimo annuale di 250.000 euro.

Lavoratori dipendenti svantaggiati/molto svantaggiati come destinatari della formazione: aumento dell’agevolazione al 60% per tutte le tipologie di impresa, fermo restando i limiti annuali.