PNRR E INDUSTRIA 4.0
Come già parzialmente anticipato nei precedenti articoli, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha previsto sei missioni che vanno ad effettuare progetti di investimento in diversi campi di interesse nazionale, quali digitale, salute, ricerca, sostenibilità, etc.
In particolare, con un budget totale di 40.32 miliardi di euro, la Missione 1 riguarda “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”, andando così a toccare la cosiddetta industria 4.0 e transizione 4.0, che era già stata trattata in passato dal Governo con disposizioni come il “Piano Transizione 4.0”, la “Nuova Sabatini” ed i “Contratti di sviluppo”.
Questa Missione mira a favorire il trasferimento tecnologico, ovvero una piena transizione 4.0 del sistema produttivo per una trasformazione digitale e tecnologica dei sistemi produttivi, potenziare la ricerca e sostenere gli investimenti in beni immateriali. Il PNRR prevede un potenziamento dell’originale Piano di Industria 4.0:
- platea delle imprese beneficiarie estesa;
- credito d’imposta anche per gli investimenti realizzati nel 2021-2022;
- ampliamento degli investimenti in beni immateriali agevolabili;
- incremento delle aliquote delle agevolazioni fiscali;
- aumento tetto massimo di spesa.
Il piano d’investimento Transizione 4.0 del PNRR prevede una serie di incentivi fiscali in crediti d’imposta per investimenti in beni capitali, ricerca, sviluppo e innovazione e formazione 4.0. I vantaggi di queste nuove disposizioni sono:
- più imprese beneficiarie;
- più investimenti in beni strumentali materiali e immateriali 4.0 (per crediti d’imposta presentati nelle dichiarazioni dei redditi 2021-2023);
- più investimenti in beni capitali, R&S e innovazione (per crediti d’imposta presentati nelle dichiarazioni dei redditi 2022-2023);
- formazione in materia di digitalizzazione e sviluppo di competenze digitali (per crediti d’imposta presentati nelle dichiarazioni dei redditi 2022-2023).
La misura sostiene la digitalizzazione delle imprese attraverso crediti d’imposta per le imprese che investono nella trasformazione digitale e tecnologica dei processi produttivi e coprente le spese relative a:
- beni strumentali materiali 4.0: macchinari controllati da sistemi informatici, sistemi e macchine per il controllo di prodotti o processi, sistemi interattivi;
- beni strumentali immateriali 4.0: intelligenza artificiale, software di apprendimento automatico, 3D, comunicazione intra-fabbrica, piattaforme, sistemi, applicazioni;
- beni immateriali quali software per la gestione aziendale;
- ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione verde e digitale;
- formazione 4.0 per l’acquisizione o rafforzamento di competenze digitali.
Infine, nella dichiarazione dei redditi possono essere presentate tutte quelle le spese compiute nell’arco temporale tra il 1.01.2021 e il 31.12.2023.