Aprile 10, 2024 Credito d'Imposta Beni Strumentali / Credito d'Imposta R&S&I&D / NEWS 0 Comment

R&S E INVESTIMENTI 4.0:

LA DOPPIA COMUNICAZIONE CON IL DL N.39/24

ll 30 marzo 2024 è entrato in vigore il DL n.39/24 che introduce due nuovi obblighi di comunicazione obbligatori nei confronti delle imprese che portano avanti investimenti sulla generalità dei beni inclusi nel piano Transizione 4.0 come anche della ricerca e sviluppo, comprese le attività di innovazione tecnologica in ottica 4.0 e di transizione ecologica. In dettaglio, l’art.6 chiede di predisporre ed inoltrare al MIMIT:

  • una COMUNICAZIONE EX ANTE da inoltrare prima di procedere con l’effettiva realizzazione dell’investimento, da intendersi coerentemente a quanto statuito ai sensi dell’art.109 TUIR, o delle attività di R&S;
  • una COMUNICAZIONE EX POST a completamento dell’investimento / attività R&S al fine di aggiornare e rendicontare quanto inoltrato con la prima.

Si può facilmente notare come il nuovo adempimento comunicativo in commento riprende in maniera assai speculare le comunicazioni che caratterizzano anche gli investimenti 5.0. Venendo adesso alla disamina dell’ambito temporale di applicazione di quest’onere, si può sinteticamente riassumere nel seguente modo:

  • gli investimenti 4.0 e le attività R&S che saranno avviati a decorrere dal 30.03.24 (giorno di entrata in vigore del decreto in esame) dovranno essere oggetto sia di comunicazione ex ante e sia di comunicazione ex post;
  • gli investimenti 4.0 e le attività R&S che sono stati avviati dal 01.01.24 al 29.03.24 sono destinatari solo della comunicazione ex post;
  • gli investimenti 4.0 maturati nel 2023 ma non ancora compensati dovranno essere anch’essi oggetto di apposita comunicazione ex post.

Orbene, l’impianto così delineato, presenta delle evidenti criticità. Il primo aspetto da tener presente, infatti, concerne il modello da utilizzare per queste comunicazioni. L’art.6 del DL n.39/24 statuisce infatti che verrà ripreso, sostituendolo, il modello di cui al Decreto del 6 ottobre 2021, il quale, come si ricorda, riguarda la comunicazione facoltativa per consentire al MIMIT di monitorare le spese effettuate ed i correlati crediti fruiti dalle imprese ed il cui mancato invio non risulta sottoposto a sanzioni. La questione però è che il modello in commento verrà aggiornato nel contenuto mediante decreto attuativo e questo di fatto crea una serie di problemi:

  • al momento blocca la possibilità di compensare i crediti d’imposta legati ad investimenti 4.0 già maturati nel 2023;
  • non essendo attualmente previsto, augurandoci tuttavia che ci sarà, una sorta di periodo transitorio di applicazione di applicazione dell’adempimento in modo da consentire alle aziende di adeguarsi, l’attesa del modello aggiornato per la comunicazione ex ante blocca la sottoscrizione degli ordini e dei contratti legati ai beni 4.0 in quanto atti giuridicamente vincolanti rispetto all’acquisto e che, a rigor di norma, dovrebbe avvenire successivamente all’inoltro della comunicazione ex ante medesima;
  • stessa incertezza riguarda le aziende che hanno maturato crediti 4.0/R&S compensabili fino al 29 marzo e con le quali si pone la domanda se sospendere cautelativamente la  compensazione delle rate 2024/2025 mediante F24 in attesa di chiarimenti sulla comunicazione ex post in quanto a sua volta vincolante rispetto alla compensazione;
  • un ultimo aspetto che non è al momento chiarito sono i profili sanzionatori in caso di compensazione dei crediti senza mancato inoltro delle comunicazioni.

Visti ancora i molti dubbi, ci si augura di trovare adeguate risposte nell’ulteriore decreto del Ministero delle imprese e del Made in Italy e che riguarderà le modifiche necessarie al modello di comunicazione, così come la definizione di contenuto, modalità e termini di invio del flusso di dati a conclusione dell’investimento.

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