
CREDITO D’IMPOSTA ZES UNICA:
CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO SUD
Nella Gazzetta Ufficiale n. 268 del 16 novembre 2023 è stata pubblicata la Legge 13 novembre 2023, n. 162 di conversione del decreto Sud. La legge istituisce una nuova ZES unica per tutto il Mezzogiorno e che sarà operativa da gennaio 2024, andando a sostituire le otto zone economiche speciali già esistenti; come noto, tra le agevolazioni che vi rientrano, a favore delle nuove attività economiche ovvero di investimenti di natura incrementale posti in essere nella Zes, si citano, a titolo esemplificativo: procedure semplificate e regimi procedimentali speciali, con accelerazione dei termini ed adempimenti semplificati; accesso alle infrastrutture esistenti e previste nel Piano di sviluppo strategico delle Zes; estensione del credito d’imposta per il Mezzogiorno agli investimenti nelle aree Zes, per quanto concerne l’acquisto di beni strumentali.
Per quanto concerne i settori e gli interventi prioritari per lo sviluppo della ZES unica, questi saranno definiti, coerentemente con le linee strategiche del PNRR, dal Piano strategico di durata triennale e verranno altresì differenziati a seconda delle regioni che ne fanno parte, andando ad indicare i settori da promuovere, gli investimenti da sostenere e gli interventi prioritari da portare avanti.

Tra le principali novità della ZES Unica vi rientrano la possibilità di accedere al correlato credito d’imposta e l’istituzione del portale web della ZES unica, che fornirà tutte le informazioni sui benefici riconosciuti alle imprese e garantirà l’accessibilità allo sportello unico digitale ZES, denominato S.U.D. ZES, nel quale confluiranno tutti gli sportelli unici digitali attivi.
Per quanto riguarda le funzioni dello sportello unico, vi rientrano:
- la gestione di tutti i procedimenti amministrativi inerenti la realizzazione, l’ampliamento, la cessazione, la riattivazione, la localizzazione e la rilocalizzazione degli impianti produttivi;
- la gestione dei procedimenti amministrativi riguardanti l’intervento edilizio;
- la gestione dei procedimenti amministrativi riguardanti la realizzazione, l’ampliamento e la ristrutturazione di strutture dedicate ad eventi sportivi o eventi culturali di pubblico spettacolo.
Venendo al credito d’imposta, il nuovo bonus subentra al Credito d’imposta per il Mezzogiorno ed al Credito d’imposta ZES vigenti, ad oggi, fino al 2023. Il rinnovato beneficio fiscale, riconosciuto nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquistati o, in caso di investimenti immobiliari, realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro.
Di seguito le intensità massime di aiuto distinte per regione e per dimensione aziendale:
- Campania, Puglia, Calabria, Sicilia:
- piccole imprese 60%;
- medie imprese: 50%;
- grandi imprese: 40%.
- Basilicata, Sardegna, Molise:
- piccole imprese: 50%;
- medie imprese: 40%;
- grandi imprese: 30%.
- Abruzzo:
- piccole imprese: 35%;
- medie imprese: 25%;
- grandi imprese: 15%.
Oggetto di tax credit sono investimenti facenti parte di un progetto di investimento iniziale e relativi all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati ad essere impiegati in strutture produttive già esistenti o che vengano realizzate nel territorio e all’acquisto di terreni, nonché all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Da tener presente che il valore dei terreni e degli immobili non potrà superare il 50% del valore complessivo dell’investimento oggetto dell’agevolazione.

Il beneficio fiscale sarà calcolato sul costo complessivo dei beni acquistati e sono ammissibili anche gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, andando, in tal caso, ad assumere come base di calcolo il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni, al netto delle spese di manutenzione.
Per accedere al credito d’imposta della ZES unica, le imprese del Mezzogiorno dovranno realizzare progetti di investimento dal valore minimo complessivo di 200.000 euro e dovranno continuare a svolgere la propria attività nell’area in cui è stato realizzato l’investimento, per almeno cinque anni successivi al completamento del progetto.
Il credito d’imposta maturato sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione e dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta del relativo riconoscimento e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi, fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.